Da mezz'ora sto seduta qui, per scrivere qualcosa di interessante riguardo al dente devitalizzato oggi. Ai pensieri e ai progetti belli fatti sulla sedia del dentista mentre aspettavo, alla reale realtà del dolore e alla conseguente santità di anestetici e affini, alla bravura di mio cugino che andavo a prendere all'asilo e ora ha il camice verde e gli occhiali di tartaruga.
Ma non riesco a scriverlo bene.
Forse non sono più abbastanza disperata.
Forse sono stata devitalizzata e ricostruita anche io, dopo il dolore arriva questo. La ricostruzione. Ma è solo un vezzo, per evitare di andarsene in giro con un buco nel sorriso. O in pancia.
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