La donna del mangime è arrivata. E' l'alba in piazza Madonna degli Aldobrandini. La cupola di San Lorenzo è al solito posto, l'edicola pure, le ombre cadono dove devono cadere.
Un piccione dice ad un altro piccione, in mezzo ad un nugolo di piccioni
- Lo sai che mi assomigli?
- ...
- L'altro giorno, dopo il temporale, beccavo un pezzo di pizza abbandonata da un turista americano, sai loro si assomigliano tutti, ho capito subito che era americano. E ho visto il mio riflesso in una pozzanghera. Mi assomigli.
- ...
- Davvero, solo tu hai una macchia un po' più scura qui, guarda
- ...
- E hai le zampe più piccole delle mie. Io sono più saldo quando cerco di farmi largo tra te e gli altri. E guarda che anche lui mi assomiglia. Ha gli occhi più infossati, ma sembriamo fratelli.
- ...
- E lui invece è rossiccio, non c'entriamo nulla. Infatti non mi è mai piaciuto. Porta sfiga, secondo me.
- ...
- Ma tu, tu sei uguale a me. Vorrei conoscerti meglio. Essere tuo amico.
- ...
- Dove vai?
- ...
La donna del mangime se ne è andata. I chicchi di mais sono finiti. I piccioni sono sui fili del telefono.
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