L'altro giorno su Facebook ho scritto che ero contro stilnovo romanticismo et similia, intendendo per similia le ballate d'amore, i film di Hollywood, le favole di Cenerentola Biancaneve e pure la Bella Addormentata.
Tutta cacca che mi si è attaccata al cervello e mi ha fatto credere che niente di più importante ci fosse da raccontare alle amiche, niente di più concreto esistesse per tranquillizzare i genitori, niente di più avventuroso paragonato al liceo di provincia che una ridicola storia d'amore. Ah, dimenticavo. Niente più anticonformista per una ragazza cattolica del sesso.
Invece ora mi è chiaro che solo viaggi, droghe, meditazione senza moralismo, arte e sesso con le dovute istruzioni avrebbero potuto preservarmi.
Poiché però resto figlia del Romanticismo, immagino di essere una dama i cui genitori conservatori, per salvarla dal mal d'amore innescato dalla lettura nascosta di troppi feuilletons, scelgono per lei il convento oppure il Grand Tour scortata da eunuchi.
Mi risveglio e penso che un viaggio con amici, magari gay, potrebbe bastare.
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