Ieri ho letto un articolo di neuroscienze su Internazionale, dove si spiega che l'ottimismo è funzionale all'evoluzione umana, e che la memoria umana ha più a che fare con la capacità di modellare il futuro che con quella di ricordare il passato.
Cancellare le cose brutte, riposizionare le proprie aspettative in base all'esperienza, trovare l'aspetto positivo in una situazione negativa, non indulgere sui pericoli ma vedere le possibilità sarebbero funzioni di base del corpo striato, necessarie ai nostri progenitori per uscire dalle caverne e a noi ora per avere una vita non eremitica.
Ecco, mi sono sentita un sottoprodotto evolutivo.
Ma non mi arrendo e cerco soluzioni, per fottere il mio primitivo corpo striato.
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