Quasi un anno fa, scrivevo questo post.
Nel frattempo mi sono accorta che la gente mi chiama in un sacco di altri modi: Mari, Mary pronunciato all'inglese, Meriliss, Marilù, Marili', Misa Misina, Misi. Domani al corso di teatro dovrò interpretare una certa Valentina, e poi altri nomi arriveranno.
Eppure ho sempre più la consapevolezza di essere io in un modo in cui non lo sono mai stata prima. Un io prima e dentro e oltre gli io. Una cosa senza nome, che li racchiude tutti e li trascende. E ne genera di nuovi e inaspettati. E si amplia e si espande e diventa un io che, pur rimanendo vuoto, contiene dei tu, e anche degli altri e il mare e le piante e il copriletto rosa del mio letto e forse conterrà prima o poi l'universo intero.
E temo solo che quando accadrà questo blog diventerà noiosissimo, ma questo lo pensa quella stronza di Lisa.
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