Quest'anno ho spellato la vita, strato dopo strato dopo strato.
Inizio a sentirla liscia, sotto le mie dita.
Inizia a rotolare, palla dorata, sotto i miei piedi.
E rido, ormai, quando,
distratta,
perdo l'equilibrio.
Perché sotto di me c'è una gran rete elastica.
D'amore. (Sorrido scrivendolo)
Puff,
cado
e
rimbalzo.
E l'equilibrio è sempre nuovo. Evviva.
Non mi annoio più.
E se invece improvvisamente cado dentro di me invece che fuori,
tengo il respiro e chiudo gli occhi e tappo il naso.
Come da piccola in piscina.
Splash.
Nero. Avvolta.
Ma poi li apro, e sono nella luce. E respiro.
E solo piango un po' per via del cloro.
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