Dopo l'incendio al campo rom di Torino, l'aggressione a cittadini senegalesi a Firenze.
Liquidare chi ha compiuto questi gesti come folle è semplicistico, perché annulla le responsabilità dell'ambiente culturale che li ha resi possibili.
Ma altrettanto semplicistico è affermare che queste persone sono odiosi razzisti, e magari gioire del suicidio del pistoiese di Casa Pound.
Perché io per me non riesco più ad odiare e detestare se non le ideologie che si impadroniscono degli uomini, ma non gli uomini che ne sono posseduti. Vedo le loro responsabilità, non giustifico i loro gesti, mi fanno orrore e non li apprezzo ma loro, questi uomini soli e offuscati, continuano a farmi una gran pena.
L'unica soluzione che mi viene in mente è provare a migliorare me, e di conseguenza il mondo che mi sta intorno. Sforzarmi di vedere più chiaramente, di costruire con più lucidità, di sentire con maggior precisione, di progettare con più serenità e di viver con più amore.
Per sconfiggere il buio, ai roghi dei colpevoli, preferisco il mio piccolo cerino.
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