martedì 7 febbraio 2012

Anselmo e Greta

C'era una volta a Milano un tagliatore di teste che aveva due figli, Anselmo e Greta.
Sua moglie morì, e si risposò con una rifatta di Segrate, che fingeva di essere una vera signora milanese. Non ci credeva nessuno, tranne il tagliatore di teste, perché la rifatta a letto era una bomba e lui non capiva più niente. Poiché mantenere in figli avuti da quella scema che aveva accettato di farsi diventare flaccidi gli addominali per partorirli impediva alla rifatta di farsi il botox due volte al mese, questa convinse il tagliatore di teste ad abbandonare i figli.
Quale occasione migliore della gita a Madonna di Campiglio per Carnevale per liberarsi di loro due, disse al marito. E lui il primo giorno della vacanza, dopo aver comprato lo skypass settimanale per tutti (per non destare sospetti), condusse i figli fuori pista. Mentre loro si divertivano sulla neve fresca, lui si girò dall'altra parte e scivolò lontano, veloce sui suoi sci carving.
Ma Anselmo era un bambino intelligente: aveva cracckato l'iPhone del papà, e letto i messaggi su Whatsapp tra lui e la matrigna, in cui decidevano come fare sparire lui e la sorella. Si era quindi procurato dei sassolini neri al parco Venezia (tra cui dei pezzi di fumo caduti ai ragazzini più grandi) e mentre il papà li portava fuoripista li aveva sparsi sulla neve.
Disse a Greta: Seguimi. E tornarono all'Hotel mentre la matrigna si faceva fare un massaggio drenante e il papà beveva whisky on the rocks per dimenticare di aver abbandonato i figli. Era un tagliatore di teste, mica un animale o uno zingaro.
Ma la matrigna urlò tutta notte, e non fece toccare nemmeno una tetta rifatta al tagliatore di teste che, sbronzo, voleva a tutti i corsi farsela. Quindi la mattina dopo il tagliatore di teste Anselmo e Greta ripartirono, e il tagliatore voleva solo una cosa: liberarsi dei bambini, tornare in albergo e farsi la rifatta dopo una pista. Di coca, non da sci.
Quindi andò ancor più lontano e abbandonò quei due cretini (che però non possiamo biasimare per la loro fiducia, che erano bambini) e se la filò di nuovo sui suoi carving.
Anselmo aveva capito, di nuovo, cosa stava per succedere (il che rende incomprensibile che si sia distratto proprio quando il papà se ne stava andando) ma aveva finito i sassolini. Aveva quindi lasciato pian piano cadere dei piccoli sputi colorati di nero dalla liquirizia. Si prese la sorella per mano e seguì le sputazze a ritroso, ma ben presto iniziò a nevicare. Le tracce si coprirono e loro vagarono nella vallata per tutto il pomeriggio.
Improvvisamente si trovarono davanti ad una casetta fatta tutta di droghe sintetiche. Anselmo e Greta, che avevano letto a scuola Hansel e Gretel, pensando che la casetta sia fatta di dolci, ne mangiarono un sacco. Restarono sballati 4 giorni, poi si svegliarono dentro la casa, con una strega che assomiglia incredibilmente a Madonna. La strega ha scoperto che il grasso dei bambini rassoda la pelle come nient'altro, e decide di mettere Anselmo all'ingrasso per poi ucciderlo e cospargersi del suo grasso.
E poiché nel frattempo vuole fare Pilates, decide di tenere viva Greta perché si occupi delle faccende domestiche.
La strega, nonostante voglia sembrare giovane, non ci vede una fava ma non cede e gli occhiali non se li mette. Per cui Anselmo per un po' sopravvive, perché quando lei controlla che il bambino si sia ben ingrassato, lui invece di darle il dito, le porge un rametto di salvia divinorum trovato per terra.
E va be' che la strega c'aveva pure la demenza senile, ma un giorno si scoccia e ordina a Greta di accendere il forno. Greta lo accende e poi le chiede: vieni a controllare se è abbastanza caldo. Lei va, e Greta con un'inaspettata mossa di capoeira la getta dentro il forno Whirlpool ventilato.
Ora mi sto scocciando e vado veloce: Greta prende le chiavi, libera il fratello che le dice, "Greta, pensavo fossi davvero scema, invece no", trovano il tesoro della strega (dischi di platino e Grammy Awards: la strega era Madonna) e lo mettono negli zaini, si prendono per mano, escono, fanno due passi e si trovano sulla statale. Passa una macchina con quattro universitari bolognesi in viaggio verso Madonna di Campiglio, i bambini si piazzano in mezzo alla strada e minacciano di accusarli di pedofilia se non li portano dal papà (e anche qui, parliamone di quanto sono scemi sti due fratelli). I bambini giungono in albergo, dove il papà, con le caccole bianche ai lati del naso si sta ubriacando di brutto mentre urla nell'iPhone sconcerie alla sua segretaria.
Vede i bambini, si riprende, li abbraccia, li informa che la rifatta l'ha lasciato per il massaggiatore, li carica in macchina e parte per Milano. Una volta a casa i bambini mostrano il tesoro della strega, il papà vende tutto su e-bay e compra un Mac a testa ad Anselmo e Greta. Smette di pippare, ma continua a fare il tagliatore di teste, che un lavoro con tante soddisfazioni dove lo ritrova.
E vissero tutti felici e contenti.


Lo so, nella foto c'è Lady Gaga e non Madonna. Pazienza

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