domenica 19 febbraio 2012

La via dell'artista ovvero del dio dentro/2

Oggi mi stavo facendo la doccia, dopo aver letto alcune pagine di un libro di scritti di Louise Bourgeois.
E ho capito che della mia vita vissuta da artista non avevo messo a fuoco lo scopo comunicativo, che è essenziale. E nello stesso istante ho capito quale era, e che sta cambiando.
Ho passato 31 anni vivendo con lo scopo di affermare "Io esisto, uffa!" cercando quindi di farmi notare, accettare, rifiutare, amare, odiare, coccolare, ingiuriare, apprezzare. Saltellando come un'ossessa per un minuto di minuscola gratificazione, insoddisfatta di tutti i tentativi fatti.
Ora lo scopo comunicativo si sta trasformando in "Io non esisto, evviva!" perché esiste solo la Vita, che scorre in quella cosa che sono abituata a chiamare io, come l'acqua in un fiume. E quindi l'unica cosa che faccio è lavorare per liberare il letto del fiume dalle scorie, facendo malissimo a "io" a tratti. Ma la Vita ne gode molto.


PS: per evitare di continuare a nutrire "io" ho disattivato il mio account Facebook, non so per quanto. Nel frattempo alcuni dei miei venticinque lettori pubblicheranno i miei post, perché se scrivo è per essere letta. E forse lo faccio per "io", ma per ora continuo.

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