Si immagina un cerchio d'energia benefica che si irraggia alle persone vicine, poi agli sconosciuti vicino a noi, poi alla città, alla nazione, al mondo, all'universo intero.
E da dove partono questi auspici? Da chi li recita, che per primo li invoca per se stesso. Che il motto tanto citato del povero Cristo "Ama il prossimo tuo come te stesso" significa che prima di poter amare devi amarti. Ma visto che ai poveri cattolici questo sfugge, li amo ancor più. E amo la piccola cattolica piena di sensi di colpa ancora nascosta dentro di me.
4 commenti:
Forse la piccola cattolica ancora nascosta in te ha capito, che a dispetto di quello si sente in giro, nel Vangelo non c'è molta considerazione per i sensi di colpa: "Va, neanche io ti condanno..." (Gv 8,1-11).. e si potrebbe continuare.
E' un paradosso che questo messaggio si sia trasformato nella sua negazione.
Gesù lo chiamo il povero Cristo proprio perché le sue parole sono state tutte cambiate o ignorate, per controllarci le menti invece che lasciarcele per aiutarci a liberarci. La Chiesa Cattolica (e la scrivo con le maiuscole per segnalare che è solo un'istituzione) mi fa orrore.
Io scriverei invece con la maiuscola quella Chiesa (Ecclesia, comunità) fatta da te, da me, da chi, preti e laici pensano che non ci sia solo la domenica.
Io non sono di nessuna chiesa. Sono solo umana. Auspico la fine della Chiesa in qualsiasi forma.
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