mercoledì 13 aprile 2011

Libero nome in libera realtà.

L'aggregato di lettere "FINI" è superpolisemico: significa conclusioni, oppure sottili, ma anche scopi, e addirittura può riferirsi all'attuale presidente della camera dei deputati
Le fini di Fini per fini fini. 
Questa frase ha un senso compiuto. Per afferrarlo servono intuito, esperienza, forse un po' di fantasia, ma nemmeno troppa, considerando il misero destino politico del Gianfranco.
Quindi l'aver sempre pensato che dare i nomi alle cose significa liberare la loro essenza mi pare una minchiata. Significa invece incastrarla quest'essenza, come il pezzo di mela che mi si è appena infilato tra due incisivi.

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