mercoledì 30 novembre 2011

La chiara visione

Il film di Fabio Volo, il nuovo singolo di Biagio Antonacci, la mancanza della bicicletta, le mie gambe non depilate.
Devo trovare rimedio a tanta desolazione.

martedì 29 novembre 2011

Get the party started

Ultimamente mi sembra di vivere qui, ma ora ho deciso di uscire lo stesso. Qualche cosa di vero lo troverò, che sia la spazzatura all'angolo delle strade, un bambino che mi fa una linguaccia o odore di umanità, amerò tutto. E se invece alla fine scoprirò che è tutto finto, avrò imparato qualcosa.

lunedì 28 novembre 2011

venerdì 25 novembre 2011

Il potere è tuo

Il futuro esiste solo come scelta da fare adesso, nel presente, in questo istante.
Invece di scrivere questo post potrei fare altre mille cose: lavarmi i denti, pensare a chi non c'è, guardare Striscia la notizia, leggere Pirandello, lavorare ad un soggetto, iscrivermi ad un sito di escort, iniziare a studiare arabo, comprare una casa on line, giocare a poker sempre on line, passarmi un ferro da stiro rovente sulla mano, infilare due chiodi nella presa elettrica, picchiare un cane randagio, meditare, contare le monetine nel portafogli e tutto ciò che mi viene in mente.

Ogni scelta cambierebbe, molto o poco non conta, il futuro.
Ora moltiplica questo effetto per tutti i secondi della tua vita. Il risultato dell'operazione è il titolo del post. Il suggerimento sottinteso è: prenditelo. L'imperativo è: smettila di frignare.

Se ho deciso di scrivere questo post invece di dedicarmi ad altro è perché sono certa che gli effetti di questo siano molto più importanti di qualsiasi altra cosa potrei fare ora. Per me e pure un po' per voi.


giovedì 24 novembre 2011

Consapevolezze

La casa di proprietà, la famiglia, la religione, la macchina, il fidanzato, il lavoro fisso, il mutuo, gli orari dei treni, le vacanze ad agosto, la polenta e coniglio alla domenica, il divano a fine giornata.
Potenti dighe contro la dissoluzione dell'io. Mi sentirei sicura se potessi crederci. Ma non posso. Ho disprezzato per la rabbia chi ci riusciva, ora al massimo lo invidio un po'. Ma io semplicemente non lo so fare. Ed ogni volta che ci provo mi dissolvo un po' di più.
Sto trovando altri collanti, che facciano per me, ma il divano a fine giornata, quello credo di poterlo sopportare. E se proprio volete regalarmi una casa, saprò cosa farne.

mercoledì 23 novembre 2011

Make it real

Non puoi portarti il mondo sulle spalle, e nessuno porta te sulle spalle. Il mondo, e te stesso, stanno dentro la tua testa. 
Keep rolling.


martedì 22 novembre 2011

Cose che ho capito solo da single e che in caso di nuova relazione sarebbe meglio ricordare/8

Non volevo scrivere oggi, che ho già scritto un post stanotte e poi esagero. Ma mentre preparavo il caffé d'orzo ho capito una cosa e dovevo metterla nero su bianco prima che svanisse.
In amore la frase "Non mi sembra di pretendere troppo" non esiste. Una pretesa è già una pretesa di troppo.
Del resto però se una pretesa urge in noi, non possiamo pretendere che non pretenda. Perché staremmo pretendendo verso noi stessi, e quindi non ci ameremmo. Quindi quando una pretesa arriva, bisogna fermarsi, guardarla bene e capire da dove arriva. Non dirle né sì né no, solo chiedere di farsi riconoscere. E poi accettarla, e trasformarla da urlo (interiore o esteriore che sia) a presa di coscienza di ciò che vogliamo nel profondo.
Poi, forse, se ne avremo voglia, potremo guardare le pretese altrui, e capire cosa dicono davvero.




Forse non ve ne siete accorti...

...ma io non sono Wonder Woman. Al massimo ricordo l'Ape Maia.

lunedì 21 novembre 2011

Cari Mamma e Papà/2

Avevate ragione voi, sono una bambina viziata.
Frignona e capricciosa, impaziente e senza perseveranza. Ma ora lo so, e ho pure le risorse per cambiare. Ci vorrà tempo, e me lo darò.

Se quest post vi stupisce, significa che non avete capito l'altro.

domenica 20 novembre 2011

Cari Mamma e Papà,

vi scrivo dalla generazione del precariato, dell'instabilità, dell'incertezza e della liquidità.
E vi dico che, nonostante tutti gli aggettivi con cui ci definite suonino come peggiorativi, noi siamo meglio di voi. Perché siamo onesti ai limiti della crudeltà con noi stessi, perché vogliamo far pace con voi anche quando voi non vi arrendete alla nostra diversità, perché sappiamo che la vita non inizia dopo la pensione, perché non ci arrendiamo alla mancanza di sogni, perché combattiamo i poteri dentro e fuori di noi, perché usiamo il vostro benessere, che per voi era tutto, per diventare quello che vogliamo.
E magari non ci riusciremo, ma ci avremo provato. Potete dire lo stesso?

sabato 19 novembre 2011

Way out

Per uscire dall'Inferno, Dante si aggrappa alle vellute coste di Lucifero.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.

venerdì 18 novembre 2011

Mi girano i chakra

Giuro, non scherzo, ho (come direbbe Silvia) "tutti dei movimenti" intorno ai chakra, soprattutto quello del cuore. Si stringe, si allarga, ruota su sé stesso e fa le capriole.
Lo so che non potete capire e pensate sia matta. Ma non è un problema. E più problematico sapere che da questa consapevolezza non posso più tornare indietro.

mercoledì 16 novembre 2011

La verità dalla strada.

È spiacevole la sensazione di essere giudicati da chi non ci conosce,cioè tutti? E allora non giudicarti,che non ti conosci.

Il titolo si riferisce semplicemente al fatto che sono in mezzo al traffico.

martedì 15 novembre 2011

Principio di realtà

Devi lavare le lenzuola. Dalla pubblicità sei convinto che l'unico metodo per farle asciugare sia stenderle all'aria aperta, in una giornata di sole tiepido e brezza leggera.
Ma magari vivi in appartamento, e allora le stendi in corridoio. E prenderanno un po' di odore di cibo. Non disperartene. Se proprio ti infastidisce, evita di cucinarti il pollo al curry prima di ritirarle.
Oppure vivi a Trieste ed è un giorno di bora. Puoi aspettare che passi, e poi lavarle.
Oppure hai un'asciugatrice, che vabbè che il petrolio è alle stelle e l'elettricità costa, ma se piove e ne hai bisogno in fretta lo puoi fare. Ed escono pure morbide.
Tra tutte le opzioni possibili (e quelle precedenti erano solo un esempio) buttarle vie o non lavarle mai mi sembrano le più stupide.

lunedì 14 novembre 2011

L'arte dell'imbuco

Sapete le feste con le PR bionde-naso-rifatto-borsa-bulgari-e-stagista-acclusa che controllano le liste degli invitati? Sì?
Ecco, pensate a quanta soddisfazione procura entrarci senza che il nostro nome sia stato stampato sui preziosissimi fogli delle PR bionde-naso-rifatto-borsa-bulgari-e-stagista-acclusa. 
Se sono belle feste, diventano meravigliose. Si dimentica subito il freddo patito mentre si distraeva il buttafuori, e si va fieri verso l'open bar dove ogni drink è a nostra disposizione anche se non dovrebbe. Tutti paiono simpatici e noi siamo a nostro agio. Tanto ormai siamo dentro, e sappiamo che faremo chiusura.
Se invece sono brutte, ci importa poco, che tanto in teoria nemmeno dovevamo essere lì e irridiamo che ha creduto di essere più figo di noi solo perché aveva il nome scritto sulla lista. E possiamo andarcene quando vogliamo senza dover fingere sorrisi di cortesia con le PR bionde-naso-rifatto-borsa-bulgari-e-stagista-acclusa. E fuori dalla festa incontriamo gli invitati più intelligenti, che se ne vanno pure loro, e si va a bere insieme. 

Forse tutto è una festa a cui non siamo invitati ma ci si ritrova per noia e per caso. Quindi se qualcosa ci piace, basta goderne fino in fondo. Se qualcosa invece non ci va, non c'è nessuno con cui prendersela. Basta andare altrove. 


domenica 13 novembre 2011

Google translator

Internazionale come sempre mi riempie di notizie meravigliose.
Ieri per esempio ho scoperto che il programma di traduzione automatica di Google lavora su database di testi tradotti in molte lingue diverse, alla ricerca di espressioni che abbiano una corrispondenza. Quando si vogliono fare traduzioni tra lingue che non hanno una reciproca traduzione archiviata, si usano le lingue pivot, soprattutto l'inglese.
Mi sembra straordinario come questo meccanismo replichi il modo in cui comunichiamo noi esseri umani. Quando qualcuno ci parla, cerchiamo nel nostro archivio mentale espressioni già conosciute e tradotte nel nostro linguaggio, a cui queste possano assomigliare. Traduciamo, ovvero tradiamo continuamente ciò che gli altri vogliono dirci, ma ascoltarli veramente significherebbe risalire ogni volta alle origini del linguaggio e quindi della realtà. Veramente troppo faticoso.

sabato 12 novembre 2011

In cosa credo/3

Credo che tutto quello in cui credo è soggetto a forze uguali e contrarie.
Credo nel fare, ma la pigrizia spesso vince.
Credo nell'amore, ma l'egoismo spesso vince.
Credo nella libertà, ma la violenza spesso vince.
Credo nel dialogo, ma il soliloquio spesso vince.
Credo nel silenzio, ma il chiacchiericcio spesso vince.
Quindi quello in cui veramente credo è la mia scelta, che è più mia quanto più mi conosco. Di conseguenza quando le cose che faccio non sono ciò in cui credo, farmene una colpa è inutile, ma è utile capirne le cause.

C'è una causa per ogni effetto e un effetto per ogni causa

Ho perso l'ironia per un motivo. Ma l'ho scoperto, e ora per risolvere non è che  potreste consigliarmi il vostro Mr. Tambourine Man di fiducia?

venerdì 11 novembre 2011

Io quando avevo vent'anni ero una stronza...

...perché pensavo che l'innamoramento fosse reale. Ma innamorarsi, che è bellissimo perché manda scariche emotive ormonali ed energetiche in tutto il corpo, significa caricare l'oggetto di una perfezione che non esiste. E quindi condannarlo quando inevitabilmente verrà meno alla perfezione,  che povero lui non ha mai avuto. Che tutti siamo perfetti, ma non perché non abbiamo difetti, ma attraverso i nostri difetti.
Ora che di anni ne ho 31, sono un po' meno stronza, perché so che innamorarsi è un'illusione. Ma non sono nemmeno diventata cinica, perché lascerò l'illusione agire in me, sapendo che è finta, che è caduca, che oltre quella c'è un mondo di amore "vero" che l'egocentrismo dell'innamoramento nemmeno immagina.
Ah, la saggezza. (Vi ho svelato un mistero, gradirei una prova della vostra gratitudine, pecuniaria possibilmente)


giovedì 10 novembre 2011

Tutto l'universo obbedisce all'amore

In questo periodo finale della mia relazione con Davide, ho imparato una cosa: come piangere senza farmi colare totalmente il mascara. Come le attrici nei film di Hollywood, tamponando piano mentre si sbattono dolcemente le ciglia.
Ho imparato anche altre cose, ma quelle non ve le dico, che mica potete pretenderle di conoscere i misteri senza faticare.

Rinforzo positivo

L'unica speranza di cambiare è avere la certezza di cambiare.

mercoledì 9 novembre 2011

Metodo scientifico

Brezsny aveva ragione, mi sono trasformata in scienziato, e ho fatto una verifica sperimentale sulla relatività. L'11/11/11 nel mondo da me osservato è arrivato prima del previsto.

martedì 8 novembre 2011

Tutti gli esseri senzienti, anche quelli poco intelligenti

Vicino a casa mia c'è un circolo de La Destra di Storace. Stasera, brilla stanca e triste li ho visti che si salutavano mentre parcheggiavo. E non li capisco, ma li amo.
Perché ogni uomo funziona a modo suo, ma uguale agli altri. Lontano da se stesso, in un universo da lui stesso creato di paure ossessioni e pensieri inutili. E quando medito, medito per me ed è come se li mandassi affanculo, ma capisco senza capirlo che siamo uguali.

2012 -1 ovvero Dopo Melancholia

Il mostro della palude è l'unica cosa che ha dato un senso alla mia esistenza. 



sabato 5 novembre 2011

venerdì 4 novembre 2011

La grande guerra - ovvero - Della solitudine e del cavolfiore

Un cavolfiore romano è un frattale. E lo sono pure i rosoni, e i mandala. E i quadri di Pollock.
Poi hanno scoperte le equazioni che stavano nascoste sotto la superficie delle cose, e inventato dei software per studiare i frattali.
Alcuni artisti utilizzando i programmi hanno iniziato a creare fractal art. Ma le opere sono agghiaccianti.  Lo sguardo ci si perde, ma si inaridisce. Un urlo di terrore mi nasce in pancia, ma nemmeno riesce ad uscire. 
Perché?
Perché la perfezione imprigiona. Perché senza caos, senza errore, senza sforzo, senza sbaglio non c'è vita, non c'è arte. Perché non esiste il cavolfiore romano perfetto, ma solo il cavolfiore romano che mangerò oggi.