lunedì 30 maggio 2011

Traguardare

Ieri ho visto The Tree of Life. Oggi la mia amica Silvia mi ha chiesto se mi è piaciuto. Mi è sembrata una domanda non pertinente.
E' imperfetto, a tratti kitsch, a tratti noioso. Ma dalle immagini, precise mobili fruscianti veloci eppur lente, cola una sorta di balsamo profumato. Che scende a ferite dimenticate, a luoghi del'anima e del corpo altrimenti impervi, e da pochi altri raggiunti per via cinematografica. Al massimo per via lisergica. 
In questo film c'è, della vita, quello che importa davvero. Impresso nella luce dei ricordi che ti ricordi per sempre, e dei sogni che sogni per sempre. 


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