domenica 8 novembre 2015

Homo ludens

Che per eludere la vita
bastasse rinchiudersi in soffitta e lasciarsi crescere i capelli.
Che per ripartire
bastasse tagliarsi i capelli
Che per fottere il dolore
bastasse fottere più forte.
Che per ripianare i torti subiti
bastasse riprendersi indietro l'amore dato.
Che per placare la rabbia
bastasse con più convinzione urlare.
Che per non avere sbatti
bastasse attenersi ai fatti.
Che per sentire qualcosa
bastasse la chimica.
Che per realizzare qualcosa
bastasse volerlo, dal letto trapuntato di desideri.
Che le delusioni
bastassero per rendermi finalmente cinica.
Che l'essere giovane
bastasse per essere innocente.
Che l'essere vecchio
bastasse all'essere saggio.
Che per perdonare
bastasse dimenticare.
Che per disorientare la solitudine
bastasse non essere solo.
Che per perder me stessa
non bastassi che io.

Ciò di cui mi illudo è ciò con cui gioco,
ciò che mi delude è la mancanza del gioco.
L'osservanza allo smunto rituale della serietà
e della serialità.
Mattino pomeriggio sera notte
pappa cacca sonno
laurea lavoro casa coppia bambino pensione.
E' tutto, eppur c'è di più.
E per trovarlo
basta vivere.
E per vivere
basta giocare.



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