mercoledì 25 giugno 2014

Rimedi alla tristezza

Oggi ero triste. Molto. E sebbene scriva un blog e vi abbia raccontato quasi tutto, non scriverò il motivo della mia tristezza. Non importa, fra l'altro.
Importa al massimo sapere come l'abbia curata, questa tristezza. Ché a volte noi persone troppo analitiche sappiamo riconoscere benissimo che cosa ci fa male, e possiamo risalire alle cause delle cause delle cause, ma non troviamo soluzioni. Perché le cause si possono ricostruire, seduti a tavolino o sdraiati nel letto (o in piedi sotto la doccia) mentre piangiamo. Ma le soluzioni richiedono azioni. Richiedono empatia, che è un'azione, visto che è un moto dell'anima verso noi stessi o verso gli altri. Per le soluzioni non basta la pura speculazione.
Che cosa ho fatto, quindi, per curare la mia profonda tristezza? Ho chiamato alcuni miei amici, e con ognuno di loro è uscita una parte diversa di quella tristezza che mi abitava, senza nemmeno avermi pagato l'affitto.
Ognuno di loro ha smosso delle parti di me. Perché nemmeno nella tristezza siamo monolitici. Siamo piani che si intersecano, spirali, dodecaedri con spigoli in comune, gomitoli, nasse, librerie ingombre. Da un amico mi sono fatta spiegare delle cose, da un'altra ho accettato che mi facesse piangere. Un terzo mi ha fatto ridere, il quarto mi ha abbracciato senza parlare.
Ecco. La mia tristezza aveva tutte queste varianti. Era bella, polimorfa e cangiante.
Ma la cura vera è stata questa: prendere la 90 e fare mezza Milano. E dentro la 90, piangere. E così, ignorata da sconosciuti che in lingue diverse si affannano dietro e dentro le loro vite, mi sono sentita normale. Parte di un fluire che non solo va da Lotto a Corvetto e poi prosegue e gira tutta la notte, ma di un fluire immenso, che ha a che fare con me, profondamente con me, ma non ce l'ha con me. Un fluire che semplicemente appunto fluisce, e che è pronto a spazzarmi via, se mi metto a fare la diga, ma è pronto a portarmi dove devo essere portata se mi ci abbandono.


1 commento:

Daniele ha detto...

Anch'io ti mando un abbraccio con il cuore da qui.