mercoledì 10 settembre 2014

Note a margine

Il matto in insospettabile completo grigio che mi si siede accanto in tram. La cravatta gialla che alla seconda occhiata mi spiega tutto di lui.
Il tunz tunz dagli auricolari della vicina dall'altro lato.
Gli ingegneri che vestiti da ingegneri parlano di altri ingegneri, chiamandoli per cognome.
I pendolari. Gli amanti. Gli iscritti al corso di yoga, prima lezione, che vedo dalla finestra.
Lo status di Facebook da aggiornare, mia massima attività creativa, dopo la scelta dell'outfit.
Dalle 18 alle 20 sono sempre triste.
E capisco meglio tutto. Trovo pure delle soluzioni. Meravigliosamente difficili e melodrammatiche.
Il vero problema è che quando sono felice non capisco un cazzo.

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