venerdì 19 settembre 2014

Vivere vs. riflettere sul vivere

Ho creduto a lungo che il senso della vita fosse cercare il senso della vita.
Riflettere, comparare, analizzare i massimi sistemi, rispondere a "chi siamo?" "da dove veniamo?" "dove andiamo?" "perché viviamo?"
Di colpo mi rendo conto che tutto ciò è divertente e fa sentire fighi e tieni vivi intellettualmente e dà un senso di spessore alla vita.
Ma le vere domande sono: "come tratto me stessa?" "come tratto gli altri?" "che scopo do al mio lavoro?" "riesco ad uscire da me stessa?" "preferisco la novità o le abitudini?" 
E le risposte a queste domande risiedono nell'uso che faccio di ogni secondo della mia vita. 

A questo punto, se tralascio l'epifania e torno alla riflessione, emerge un fatto critico:  i massimi sistemi sono evidentemente meno impegnativi. 


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