mercoledì 5 marzo 2014

Scegliere.

Sono un buco nero di desideri. Tutto, voglio tutto.
Sono un campo di battaglia. La mia mente vuole cose che paralizzano il mio corpo, il mio corpo vuole dormire, ma e' ostaggio dei pensieri. La mia mano cerca la perfezione del gesto, la mente glielo rifiuta. La mia mente vede la bellezza, la mano non esegue.
Occhi, narici, labbra, ginocchia, gomiti, polpastrelli, pancia, capelli, unghie, stomaco. Non c'e' accordo, solo furore. A volte stupore.
Il Big Bang ogni istante. Sforzo.
Un computer in overload, che puoi solo spegnere, o fissare finche' nella retina ti si fissa la clessidra dell'attesa.
Un carro tirato da 101 buoi attaccati in ogni direzione, ciechi, ostinati, ognuno diretto alla propria stalla.
Ferma in mezzo, la stasi dell'eccesso.
Ogni passo una tortura.
Ogni tortura una liberazione.
Ogni passo mi spoglio.
Ogni secondo procedo verso la morte. E' l'ineluttabile effetto collaterale del vivere.
Ogni secondo mi libero dal superfluo, oppure  accumulo rottami. E' l'unica cosa che posso davvero scegliere.







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