venerdì 8 agosto 2014

Diventando Atena nel mare di Creta.

Mi sembra che le uniche cose di rilievo che mi hanno attraversato la testa durante dieci giorni di vacanza siano queste:

- cicale vs. formiche 1000 a zero. Le prime ti stordiscono dolcemente, illanguidendo i sensi e le percezioni. Le altre ti camminano addosso e ti rovinano il cibo. Ovvero Marilisa, ricorda: la volontà e il piacere siano il tuo dovere.
- in una spiaggia di sassi, rendendomi conto che erano tutti diversi l'uno dall'altro, ma proprio tutti, mi chiedevo: ma quando è che un sasso da piccolo lo iniziamo a considerare medio, e poi grande e poi gigante e poi una roccia e poi una montagna? I limiti non esistono, le cose, seppur distinte, sfumano le une nelle altre. Io sono il limite delle cose. La definizione, il giudizio, il giudice. Ricorda Marilisa: usa bene il tuo potere.
- dopo una discussione con il biondo mi sono resa conto di una cosa: è la nostra vergogna per come siamo ci tiene inchiodati a ciò che siamo, incapaci di cambiare. Ricorda Marilisa, ridi dei tuoi limiti, gioiscine, lasciali andare. Non sono la tua casa, non sono la tua protezione, non sono il tuo onore, non sono la tua onta.

Non pensare è la benedizione degli dei. Non pensare è diventare dio.


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