venerdì 22 agosto 2014

Le mille proprietà del limone

C'è un nota introduttiva a questo scritto.
A me i limoni piacciono.
Maliziosi.
Mi piacciono certo anche i lunghi baci con la lingua, sia ora che limono solo con il Biondo sia quando li davo a caso rischiando la mononucleosi. Ma intendo propri gli agrumi gialli. Forse perché mi hanno abituato ad apprezzarli da piccola, forse perché hanno mille proprietà (fanno digerire, regolano l'intestino, rinfrescano, sono antiossidanti ecc ecc), fatto sta che raramente passa un giorno senza che ne beva il succo, o me ne mangi uno.
Ecco.
Però c'è quel detto: "If life gives you lemons, make lemonade" che a me più che ricordarmi un approccio basato sul positive thinking, ricorda l'italico "chi si accontenta gode". Non so come, da questo detto sono giunta a quest'altro, inventato da me: "if life makes you a lemon, be a lemon".
Ovvero, anche se le arance sono più dolci e piacciono a tutti e non fanno arricciare la lingua e allungare i denti, se sei un limone, non potrai mai diventare altro. Sii un limone. Però, qualcosa puoi fare.
Se per esempio come me sei nata con una naturale tendenza alla paranoia (o ti si è sviluppata nel corso degli anni) tale per cui all'interno di meravigliose meraviglie tu riesci sempre a notare le note dissonanti e i dettagli che non quadrano, e dentro di te queste particelle di imperfezione (a cui consciamente nemmeno hai fatto caso) crescono e gettano radici e ombre sulla meravigliosa meraviglia, non puoi far finta di essere diversa. Tu, come me, noterai sempre la nota dissonante e il dettaglio che non quadra, anche se non vuoi. In te, anche se ti opporrai e cercherai di razionalizzare e di riportare tutto alle giuste proporzioni, quello sbaffo di errore crescerà fino a toglierti il sonno e la ragione.
Quindi, limone sei e limone resterai. A quel punto tanto vale esserlo orgogliosamente. Tanto più che appunto a me i limoni piacciano, e che questa capacità di notare incongruenze, imperfezioni e incertezze in fondo in fondo mi piace (sebbene mi mandi ai matti).
Ma che cosa puoi fare affinché il tuo gusto aspro e i tuoi schizzi acidi che finiscono immancabilmente negli occhi non facciano storcere la bocca agli altri, che ai limoni preferiscono le arance?
Puoi fare la limonata, ok. Ma che noia!
Puoi cucinare qualcosa che ben si adatti ai limoni, una frittura di pesce, un'insalata di carote, un pollo al limone. Puoi usare il limone per far passare il singhiozzo, spremendolo su un cucchiaino di zucchero (rimedio, efficace, che ho letto e sperimentato da piccola)
Puoi piantare il limone, anzi, i limoni,  e far crescer frondose e aromatiche piantina di limoni. E mentre aspetti che crescano le zagare e ti inondino di profumo, e poi crescano i limoni, gialli e inaspettati, puoi rileggere I limoni di Montale.
E poi, puoi sempre limonare.



PS: nella foto, oggetti del desiderio

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