venerdì 10 aprile 2015

Che figata!

Quando molte delle nostre energie sono occupate a preservarci dal dolore presente o dai dolori passati, oppure a nascondere le vergogne che ci sembrano impossibili da condividere senza far fuggire le persone che ci amano, oppure a crearci un mondo perfetto a prescindere dalla realtà, oppure a tenere a bada i nostri bambini cattivi, oppure a pensare a ciò che si dovrebbe fare o a come si dovrebbe essere invece che fare ed essere ciò che possiamo e vogliamo,  allora non riusciamo a vivere pienamente.
Quando per caso o sforzo o entrambi richiamiamo le energie a noi, al qui ora adesso vero reale possibile e fattibile, la vita sembra un posto meraviglioso. E diventa un posto meraviglioso, in cui tutto è al suo posto, dolore vergogne sbagli inclusi.
E questo non l'ho letto in un cazzo di libro di psicologia o di psicomagia o di spiritualità. Questo l'ho visto accadere, a più riprese, in me. Ma mai con questa potenza.
E sarà passeggero, come tutto. Ma ora so che è possibile usare le mie energie per me, e quindi per gli altri, invece che sprecarle per contenere ciò che è difforme, non consono, inadeguato, sbagliato, non previsto, e so che lo potrò fare ogni volta che perderò questa sensazione di pienezza ed energia che sento ora.
E non avrò bisogno di stregoni santi o psicologi che intercedano per me, anche se li ringrazio molto per ciò che hanno fatto. Perché ora so che volere è potere. E dovere è morte.
E mi sembra così ingiusto e triste che chi amo e anche chi non amo non riesca a capire che c'è un punto in noi in cui la vita scorre potente. Il fottuto problema è che raggiungere questo posto è un'impresa difficilissima, e noi umani siamo codardi. Ma anche questo è perfetto, e anche la nostra codardia si può trasformare in carburante. Basta accettarla.


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