mercoledì 20 luglio 2011

Dovresti approfondire il concetto, diceva la prof d'italiano. L'accontento.

L'altro giorno su Facebook ho scritto che ero contro stilnovo romanticismo et similia, intendendo per similia le ballate d'amore, i film di Hollywood, le favole di Cenerentola Biancaneve e pure la Bella Addormentata.
Tutta cacca che mi si è attaccata al cervello e mi ha fatto credere che niente di più importante ci fosse da raccontare alle amiche, niente di più concreto esistesse per tranquillizzare i genitori, niente di più avventuroso paragonato al liceo di provincia che una ridicola storia d'amore. Ah, dimenticavo. Niente più anticonformista per una ragazza cattolica del sesso.
Invece ora mi è chiaro che solo viaggi, droghe, meditazione senza moralismo, arte e sesso con le dovute istruzioni avrebbero potuto preservarmi.
Poiché però resto figlia del Romanticismo, immagino di essere una dama i cui genitori conservatori, per salvarla dal mal d'amore innescato dalla lettura nascosta di troppi feuilletons, scelgono per lei il convento oppure il Grand Tour scortata da eunuchi.
Mi risveglio e penso che un viaggio con amici, magari gay, potrebbe bastare.

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