venerdì 8 giugno 2012

Per la realtà dell'immaginazione

Sopporta la tua sorte che è mutata:
naviga secondo la corrente, naviga secondo la tua sorte
e non rivolgere la prua della tua vita
contro le onde: naviga secondo gli eventi.
Ahi ahi,
quale ragione non ho io, misera, per piangere
che la mia terra è perduta, e i figli, e il marito?
O grande splendore prostrato
dei miei antenati, come eri dunque niente!
 
Ecuba, da Le Troiane di Euripide

La resistenza è sopravvalutata.
Resistere a qualcosa significa conferirgli un enorme potere, il potere di decidere che la tua vita è dominata da quella contingenza a cui ti stai opponendo.
Significa definirsi in opposizione a qualcosa. Il risultato è una vita che trasuda  risentimento fatica rabbia frustrazione, e in cui tutto ciò che si fa è sterile.
Per togliere potere a qualcosa, e riprendersi questo potere per se stessi e per la propria vita (e quindi anche per la vita di chi ci sta intorno) bastano due cose: 1. accettare che le cose siano come siano 2. immaginarsi altro.
Perché l'immaginazione, che non ha niente a che vedere con i sogni ad occhi aperti e nemmeno con l'autoconsolazione e nemmeno con il raccontarsi cazzate, è la facoltà di ipotizzare altre forme di vita, e immaginare di avere le capacità per vivere quelle forme di vita e quindi, immaginandosele, renderle reali.
Faccio degli esempi, perché sembra astruso ma non lo è.
Resisti alla sofferenza che la tua infanzia infelice ti ha generato. Accettala, abbandonati a quel dolore. Poi immaginati l'infanzia che avresti meritato, che tutti i bambini meriterebbero. Coltiva i ricordi belli che ancora non hai: diventeranno reali e cominceranno a trasudare nella tua vita le qualità positive e la sovrabbondanza di felicità che cerchi.
Oppure, ti fa schifo la vita che fai. Vivila per come è, senza odiarla. E immagina di poter scegliere ogni attimo cosa fare: pian piano la forza dell'immaginazione diventerà reale, finché  ad un certo momento ti troverai a fare esattamente quello che volevi fare, e sarà reale.
Se resisti alla sofferenza d'amore, piangi tutte le tue lacrime, e poi immaginati felice ed innamorato. E queste qualità sgorgheranno, e ti innamorerai del mondo. E il mondo non potrà che innamorarsi di te.
Se vuoi una società diversa, sopporta e apprezza quella che c'è. Immagina quella che vorresti. Crea dentro di te pazientemente le qualità che questa società dovrebbe avere, e vivi spandendole poco a poco. La società cambierà.

E' tutto immaginato. E' tutto vero.

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