lunedì 2 luglio 2012

Dalle stelle alle stalle e ritorno



Conversazione in auto:
A: "Sai cosa è successo ad Alan Turing perché era omosessuale?"
M: "No. Ma chi era Turing?"
A: "Un genio"
M: "Sì, ma cosa faceva?"
A: "Faceva...il genio. Che inventava cose geniali"
M: "Ma cose tipo..."
A: "Tipo dei calcoli che nessuno aveva inventato prima."
M: "L'addizione!"
A+M: (Ridendo fino ai lacrimoni): "Sembra un dialogo di Maccio"

Allora torno a casa, inizio a leggere cose, mi sento ignorante, decido che voglio saperne di più, che leggerò prima o poi questo libro e scopro pure che c'entra questo:


E se posso leggere vedere e scrivere tante cose in così poco tempo stando a casa è anche grazie ai pioneristici lavori sull'informatica svolti di Turing, che davvero si è ucciso per le conseguenze dell'essere stato dichiarato colpevole di reato di omosessualità e quindi castrato chimicamente. Nell'anno del Signore 1952 in Inghilterra.
E così il mondo si rivela di nuovo (ma di nuovo non perché si ripete, ma di nuovo come il nuovo di una novità, di un'epifania) come un impasto straordinario di cazzate, di orrori, di meraviglia, di risate e di bellezza che realmente mi toglie il fiato. 

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