mercoledì 16 aprile 2014

Le cose che farò una volta tornata in Italia

I have been to hell and back.And let me tell you, it was wonderfulLouise Bourgeois

Tra tre giorni sarò a quest'ora sarò a Orio al Serio. Oltre a ringraziare la Ryanair, che sebbene odi non posso che ammettere che sia comoda, mi sembra giunto il momento di fare una lista delle cose che farò una volta tornata in Italia.
Amo le liste, e poi per me questo è un nuovo inizio, quindi faccio la lista delle cose imparate e dei buoni propositi, come si fa a dicembre/gennaio per celebrare la fine/l'inizio dell'anno nuovo.
Ecco le cose che farò una volta tornata in Italia:
- farò moltissimo l'amore con il biondo e mai più espatrierò senza di lui.
- farò moltissime coccole ai miei nipoti, e ascolterò le loro storie e gli racconterò le mie. E li farò ridere, che le risate dei bambini sono la benedizione del mondo.
- andrò dalla mia mamma e dal mio papà a ringraziarli, che anche se mi hanno fatto in un modo per cui sono dovuta andare lontanissimo per trovarmi e per trovarli, ecco, mi hanno fatto.
- andrò dalle mie sorelle e mi farò coccolare
- andrò a salutare anche le zie e gli zii e i miei cugini e RdL tutta
- berrò un sacco di spritz con i miei amici
- pian piano chiamerò tutte le persone che avrei voluto chiamare in questi mesi, e gli dirò quanto gli voglio bene, e se possibile le vedrò
- comprerò una bicicletta
- comprerò una casa, a Milano. E l'arrederò e la terrò per benino. Poi prima o poi ci saranno pure dei bambini dentro la casa
- monterò il documentario che ho girato qui, e se farà schifo sarò contenta lo stesso, perché l'ho fatto quasi tutto da sola. E soprattutto perché l'ho fatto.
- lavorerò ad altri progetti miei, ora che so che non è impossibile farlo
- continuerò a disegnare, anche se sono una mezza chiavica
- continuerò a recitare
- ricomincerò a mettere l'anticellulite
- sarò meno pigra e sperimenterò di più
- proverò a non sentire il giudizio degli altri
- smetterò di cercare definizioni per me stessa, e per gli altri. Smetterò di voler essere diversa, e di volere gli altri diversi
- farò in modo di riuscire a fare la cosa che più mi piace al mondo: insegnare. Non solo Dante, le guerre puniche o l'attacco sull'asse, ma come diventare esseri umani. Ci proverò, per lo meno. E lo voglio fare in Italia.
- mi ricorderò dell'importanza di fare una cosa per volta, e quando non ci riuscirò e tutto mi sembrerà difficile, proverò a ridere di me e della mia confusione
- mi ricorderò degli amici conosciuti qui, e gli scriverò ogni tanto. E se verranno in Italia, farò in modo che la mia casa sia la loro casa
- mi ricorderò che essere cattivi, razzisti, giudicanti è molto più facile che non esserlo. E che l'unica cosa che conta, per diventare essere umani migliori, è fare le cose difficili
- mi ricorderò che essere felici è difficile, ma anche molto facile, e che nessuno può essere felice al posto mio, o farmi felice al posto mio.
- terrò presente che essere buona non vuol dire essere cogliona, e nemmeno smettere di lottare per le cose in cui credo. Ma significa smettere di lottare contro qualcuno.
- non andrò mai più a vivere in un posto freddo
- cucinerò di più, e in modo più salutare, e mi iscriverò ad un gruppo di acquisto solidale
- proverò ad essere vegetariana seriamente
- assaporerò le pause, e saprò che tutto passa
- amerò la mia malinconia, il mio disgusto per l'umanità, le mie paranoie, la mia tendenza depressoide, perché senza di quelle non sarei io, e senza quelle non vorrei diventare migliore
- apprezzerò la pazienza
- avrò fiducia, e mi farò stupire
- saprò gestire la noia, e la routine, senza diventare pazza, ma nemmeno senza diventare noiosa
- comprerò un bollitore elettrico per il the e le tisane, che non posso più vivere senza
- smetterò di dire che all'estero è sempre tutto più bello, più giusto, più facile e meno provinciale
- smetterò di dire che "come in Italia, da nessun'altra parte"
- mi ricorderò che quando arriva la merda, lamentarsi non serve a niente, e l'unica cosa sensata da fare è usarla come concime
- continuerò ad usare gli altri come specchio del mio orrore o della mia bellezza, e mi offrirò a loro per fare lo stesso
- conoscerò persone e posti nuovi, e supererò ogni giorno le mie personali, interiori Colonne d'Ercole, e non avrò più paura d'andare all'Inferno come Ulisse. Perché all'Inferno non credo più.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

"comprerò una casa, a Milano"
...
"non andrò mai più a vivere in un posto freddo"

qualcosa non quadra :D

misanderstanding ha detto...

:D
ok, esistono posto più caldi di Milano.
e prima o poi mi ci trasferirò.
ma l'inverno, quello vero che ti taglia la faccia e ti fa raggomitolare come un criceto spaventato, qui è durato dal 14 settembre all'altroieri. E stamattina, 16 aprile, c'era il ghiaccio per le strade
E a Milano non c'è il vento freddo.