domenica 3 maggio 2015

Visioni notturne: aprite quella cazzo di porta!

Stanotte, complici forti emozioni e alcune molecole chimiche, ho avuto una sorta di visione. Non propriamente un sogno, e nemmeno qualcosa ispirato da dio (fatto che sarebbe straordinario, visto che credo di non credere in dio). Semplicemente immagini che si componevano chiaramente e confusamente, che mi hanno lasciato con un senso di splendore e chiarezza.
Il mood visivo era quello del videoclip di Protection dei Massive Attack girato da Gondry. Case, tante case, grattacieli di alveari di case, in cui entravo ed uscivo volteggiando nell'aria come la mdp del videoclip. In una di queste case incontravo anche me stessa, in altre invece sconosciuti di ogni razza, e in altre amici e persone amate. Ad un certo punto mi accorgevo che queste case erano finte, erano solo fondali appoggiati a cantinelle, come a Cinecittà. E io cercavo di avvertire le persone che incontravo, e anche a me stessa dentro casa mia, ma non ci riuscivo.
Finché poi ho scoperto che accanto ad ogni casa finta, ce n'era una reale. Calda, solida, luminosa. E che c'era una porta che tutti ignoravamo che collegava la finta casa con la vera casa.
E oltre quella porta c'era la nostra vita come avrebbe potuto essere se avessimo avuto coraggio, avessimo scelto l'amore, avessimo preso i rischi giusti, avessimo scelto l'unione (reale interdipendenza tra uomini e con la Natura) invece della separazione (illusione dell'ego).
E in un attimo mi era chiaro che oltre quella porta, se non l'avessimo varcata durante la vita, ci sarebbe stato il nostro personale inferno dopo la morte: l'eternità passata a contemplare tutto ciò che non ci eravamo concessi, disperati e mangiati dal rimorso.
E ho avuto una pena infinita per l'umanità. Poi mi sono svegliata, anche se non stavo davvero dormendo, e la pena è rimasta. Ma alla pena si è aggiunta un'energia chiara e pura, che oggi proteggo e conservo e che da domani lascio crescere e fluire.



Nessun commento: