lunedì 21 maggio 2012

Io chi sono?

Un ragazzo si siede accanto a me sulla 93. Mi picchietta la spalla per attirare la mia attenzione, visto che ho le cuffie, e mi chiede, con un delizioso accento francese: "Scusa, ma tu sei punk?" e indica la rasatura dei miei capelli.
Io sorrido e dico bho. Inizia a farmi domande precise: "Ma tu occupi o vivi a casa tua?" "Ma sei mai stata ai rave?" "Ma è vero che prendete droghe?" "Ma che musica ascolti?" "Ma è vero che è uno stile di vita?"
E mi viene da ridere, perché lui che viene dal Cameroun e studia ingegneria, mi tratta come io tratterei una persona di una tribù del suo paese. E evito di addentrarmi in risposte complicatissime e inutilissime e di pura giustificazione, in cui avvicino punk e buddismo, e spiego che quando avevo l'età per andare ai rave non ci sono stata, e adesso mi piacerebbe, ma non mi sembra più prioritario. E un sacco di altre cazzate con cui potrei continuare per giorni. Sorrido, ascolto le sue domande, e scendo alla mia fermata.
E provo a continuare a smettere di dare risposte.  La risposta è non rispondere. E' abbastanza punk?


3 commenti:

Anonimo ha detto...

bello, questo post mi piace!

misanderstanding ha detto...

bene, grazie. a me non piace il tuo anonimato, ma non è mica grave.
saluti!

Anonimo ha detto...

dai...non è grave...a presto