martedì 17 settembre 2013

Punk never die

Dopo aver scritto a tutti quelli che stanno affittando casa a Boston, ma proprio tutti (ovvero circa 7 persone), scrivo il mio primo misanderstanding dall'Inghilterra.
E insomma, un po' mi sembra ridicolo quello che sto per scrivere. Sto diventando una persona noiosissima, era così bello quando ero arrabbiata con tutti e tutto e odiavo l'universo e vi odiavo, oltre ad odiarmi.
Comunque, tra le cose noiose che ho imparato a fare c'è la pratica dell'assecondare le cose che arrivano, semplicemente lasciandole essere e dispiegare, il più possibile.
Quindi, con un briciolo di rimpianto per la Marilisa punk che ha avuto il suo momento di splendore ma che ormai si è ritirata e la mattina beve succo d'ananas invece che i resti caldi della lattina di birra della LIDL, vi dico che tutti i messaggi pre e post partenza ricevuti da moltissime persone sono qualcosa che mi commuove.
Mi commuove profondamente. E forse c'è una parte di me totalmente vanagloriosa ed egocentrica che vede come una giusta ricompensa il vostro affetto (io non sono nessuno per escludere questa possibilità, che il nostro cuore è un abisso di bellezza quanto di nefandezza) ma la cosa bellissima è che vedo, sento, percepisco, riconosco come reale questa rete di affetto.
Esiste, concretamente. Non perché mi aiutate o mi avete aiutato a fare questo o quell'altro o perché non ho la malinconia (finora non ne ho avuto né il tempo né l'occasione, sinceramente) ma proprio esiste, come questa tastiera su cui sto scrivendo esiste secondo le leggi della fisica newtoniana. Che se mi butto, questa rete d'affetto mi sorregge.
E ora, chi nega l'esistenza reale dell'amore è un povero coglione che non ha capito un cazzo e per quanto mi riguarda si può impiccare.


PS: scherzo. Vi amo tutti. Comunque.  (questo ps è la cosa più triste e meno autoironica e più didascalica dell'universo)

2 commenti:

LoveIsNoise ha detto...

Sono capitata veramente per caso sul tuo blog cercando un aforisma. Non riesco più ad uscirne.

misanderstanding ha detto...

Ne sono felice. Ma un po' mi dispiace per te, devi avere qualcosa che non torna.
Felice di conoscerti, ad ogni modo.