mercoledì 4 gennaio 2012

To live is so startling it leaves little time for anything else or a product placement

Oggi pomeriggio avevo cominciato a scrivere un post sull'etimologia di desiderio (che secondo me sta a metà tra una cosa che ha a che fare con le stelle e il verbo latino da cui deriva la parola "deserto")
Poi ho ripreso a fare i test sui verbi latini e sono diventata bravissima.
Poi ho cenato con Alberto e Francesco (tra parentesi, ed è veramente tra parentesi, Alberto mi ha fatto uno squillo dalla cucina per dirmi che aveva cucinato anche per me, e io ho capito e sono andata di là).
Poi mi ha chiamato Stefano con il suo cellulare crucco per dirmi se uscivo, e che mi richiama alle 11:30 ma io sarò a letto con l'Aspirina e gli voglio bene lo stesso anche se è un mese che gli dico di dirmi quando ci saremmo visti nella sua rimpatriata italiana (e, sappiatelo, dice che si accorge di essere in Italia per l'odore di cadavere che manda, l'Italia, non lui, e ha ragione).
Poi ho riletto il messaggio che ho mandato a Davide ieri sera, e poi ho scritto a Silvia su Facebook.
Poi ho detto tra me una frase in iraniano che mi ha insegnato Kaveh, che ho conosciuto all'ultimo.
Poi ho pensato a Vladimir Luxuria, e a Todi che è una bellezza e a Kibra che è nata a Rovigo.
Poi ho pensato agli os del porsel, e quindi ad Alessandro e a mio papà, alla mia famiglia, alla Lega, a Vito e a Carmelina, e a un sacco di altre cose insieme, che ancora il pensiero non lo controllo bene.
Poi ho ascoltato un poco i Franz Ferdinand, che in realtà ascolto ancora mentre scrivo, e mi sa che batto i tasti a ritmo senza nemmeno accorgermene.
Poi mi sono ricordata che avevo letto con poco interesse il messaggio che mi manda ogni giorno un'App dell'Iphone, che poi vi dico qual è. E la citazione che trovate è questa del titolo, di Emily Dickinson.
Ed è fantastico, perché la mia vita startles me, in modi che non avrei mai pensato possibili.
E anche se a Davide voglio un bene che non riesco a sciogliere, e anche se ancora non tutti i mesi arrivo a fine mese, e anche se vado da Rolando, e anche se ancora non sono certa di chi sono e di cosa voglio essere e di che cosa so fare, anche se non faccio miracoli come Gesù Cristo, anche se non partorisco figli da vergine come la Madonna e nemmeno da non vergine, anche se sono piuttosto banale tutto sommato, la mia vita mi sorprende, mi sbigottisce quasi. Ed è bellissimo.
E non ho nemmeno fumato, che non fumo da mesi, e sono sobria dall'ultimo.
Forse bastava comprarsi l'Iphone per scoprirlo, e installare Transform your life.

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