mercoledì 21 marzo 2012

Minima Moralia Mediolanensium/4

Non aggiorno questa rubrica da più di un anno. Allora adesso scriverò diversi pensierini dopo la giornata a due ruote.

Per andare meglio e con meno fatica in bici dovrei smettere di fumare. Ma non posso, che ho un olfatto degno di Rex cane poliziotto anche con la sinusite perenne dovuta al fumo: se smettessi l'odore di Milano risulterebbe talmente rivoltante che non potrei più andare in bici.

Mia mamma a RdL, cittadina piena di ridenti atrocità ma pur sempre a misura d'uomo, mi insegnava a  ricambiare il saluto di chiunque mi salutasse. Anche a scappellotti se serviva. A Milano tu saluti un bambino che ti fissa, e i genitori/nonni/babysitter ti guardano sospettosi e fuggono via. Gli insegnano da subito a schifarle le persone. Che imparino come girano le cose.

La bici per me è correlativo oggettivo della libertà. E un ciclista fermo ad un semaforo rosso di una strada a senso unico non trafficata è invece il perfetto milanese, sia che sia alienato e quindi non si accorga che potrebbe passare, sia che da bravo e solerte cittadino aspetti il verde per attraversare 5 metri deserti.


Nell'immagine: viale Montenero all'altezza di Piazza Medaglie d'Oro.

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