sabato 22 settembre 2012

Impazzire di luce


Portami il girasole ch'io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.
Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.
Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.

Rileggere Montale. Guardare le foto su Instagram. Scoprire dettagli dimenticati di ieri sera. Sfogliare il libro sul Risveglio. Sentire il cerchio alla testa. Mozart in sottofondo. La stanza disordinata. I vestiti dell'indecisione in giro. Briciole nel letto sfatto.  Decidere di tornare alla sobrietà. Una sigaretta e un chupa chups. Un montaggio da fare. Un posto da raggiungere. Persone da salutare.
Ma quale consistenza ho io? Dove sono? Nessuno porta girasoli impazziti di luce. Ma si possono far crescere. Tocca farli crescere. 


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