domenica 16 settembre 2012

Lentius profundius dulcius

Il senso dell'amore sta tutto nel tentativo di infilare le dita nei buchi della maschera della persona che ami.
David Foster Wallace

L'altra notte sfogliavo un libro di architettura e dicevo a Pietro che quando vedo i monumenti non riesco a non pensare alla fatica e alle morti di chi li ha costruiti. E alle vite di chi è passato di lì, consumando i gradini e lasciando piccole invisibili tracce, anche solo energetiche.
Ieri ero alla festa di compleanno dei miei nipoti, e dicevo a Silvia e Alessandro che guardo questi piccoli uomini e donne (e ce n'erano veramente tanti) e qualcosa mi si stringe dentro. Perché mentre loro vivono inconsapevoli il loro presente che è lungo e pieno come mai più sarà, io immagino penso visualizzo e sento i loro futuri pieni di occhi mani dolori gioie e impredittibili accadimenti.
E capisco che se corro continuamente è per staccare questi e altri pensieri visionari che non riesco a controllare, per mettere una distanza in mezzo tra me e loro, perché mi inquietano. Ma se non riesco a fermarmi i miei tentativi di infilare le dita nei buchi della maschera di chi amo saranno sempre violenti e poco precisi e addirittura pericolosi. E la prima maschera che non riesco a centrare è proprio la mia.
Devo essere coraggiosa, e fermarmi. Adesso.


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