giovedì 29 agosto 2013

Presa di coscienza

Oggi mi sento la febbre. Quando sono sotto stress mi accade. E sono facile preda dello stress.
Poi penso al fatto che ci sono ancora persone che ritengono Berlusconi un uomo distinto, uno statista addirittura, quando invece è un mega evasore condannato in via definitiva e umanamente un mentecatto, con mentecatti politici che gli si asserragliano attorno per mangiare le briciole dei suoi soldi e del suo potere.
Associo Prince alla tassa formerly known as IMU. E penso che in questo momento dovremmo essere a fare la rivoluzione, per questa ignominiosa presa per il culo.
Mi vengono in mente i bambini morti in Siria, mentre mi risuonano le parole di conoscenti che dichiarano che non comprare i vestiti firmati al proprio figlio equivalga a non dargli tutto quello di cui ha bisogno.
Guardo The Wire, definito un'indagine sociologica sulla civiltà occidentale in forma di serial a tema poliziesco, e vedo uomini rosi da ambizione. Tutti: poliziotti, politici, imprenditori, criminali, boss che non a caso seguono corsi di economia. Tutti ugualmente devastati. Tutti senza speranza. Gli unici che hanno un filo di coscienza e cercano di sottrarsi alle regole del gioco, muoiono assassinati.

Nel periodo buio della mia vita ho pensato spesso di non essere adatta a stare in questo mondo, di essere una sorta di scarto evoluzionistico. Il mondo va avanti e io non riesco a stargli appresso. Arranco e sbuffo.
Pensavo.
Ora invece so che non sono io inadatta allo stile di vita occidentale. Ma che lo stile di vita occidentale medio è inadatto a una vita pienamente umana.
Il problema è che stiamo esportando l'occidentalità, stiamo riempiendo il mondo di occidentalità, quella misera. La buona notizia è che in molti ci accorgiamo che è insostenibile, e non ci adeguiamo, almeno non completamente.


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