lunedì 22 giugno 2015

I due lati della barricata esistono. Finché non la salti.

Gli esseri umani sono suddivisibili in due grandi categorie.
SUL LATO DESTRO DEL RING
Chi vede la separazione come un dato di fatto, oppure auspicabile, oppure necessaria, ineluttabile o, ancora, preziosa alleata per arrivare al Divide et Impera. Dentro questa categoria mettiamo individualisti, capitalisti, poveri cristi costretti a scannarsi tra di loro, comunisti combattenti, fondamentalisti religiosi, materialisti, fautori dell'eroe come destino solitario (come quello stronzo di Spielberg). E ancora: chi usa le ruspe per tutto, chi critica sempre qualsiasi posizione non sia la sua, chi odia i migranti i gay i cattolici i musulmani gli indios. Chi ama lo status quo, ma anche chi lo odia, e odiandolo lo alimenta. Chi ha paura che gli amici i partner gli sconosciuti sconfinino, chi non sopporta lo spazzolino fuori posto o che il gelato macchi la camicia. Chi vede la natura come qualcosa da sfruttare, che sia per profitto o per fare le vacanze comodamente. Chi dalla paura fugge, e ne resta schiavo. 
SUL LATO SINISTRO DEL RING:
Dall'altra parte invece c'è chi vede la separazione come un invito a farla sparire. Come una ricerca dell'unione, della mescolanza, dell'imprevisto, della rottura e del cambiamento. 
Chi ama il meticciato, chi si affatica a trovare mediazioni. Chi è spirituale ma non religioso. Chi invece delle ruspe si rimette a fare il muratore. Chi apre le porte di casa e del cuore. Chi se ne fotte della logica cartesiana, perché tanto sa che è solo una delle possibilità per vedere il mondo. Chi nella natura gioisce e rifiorisce e si affatica. Chi non dice "vivi e lascia vivere" ma dice "vivi al tuo meglio, così che anche io possa splendere, e io vivo al mio meglio, così che anche tu possa splendere". Chi la paura la prende sul serio, e d'un tratto l'ha superata. 
GONG, PRIMO ROUND
Se voglio risolvere questa macro divisione, io che mi voglio mettere sul lato sinistro del ring perché nel lato destro tutto si lacera, posso fare solo una cosa: far sparire questa arena di combattimento che non esiste se non nella mia testa. Saltare la mia barricata interna. A catena ne farò saltare molte altre, con un semplice gesto. 


Nell'immagine: la scala gerarchica dei bisogni, rielaborata da Maslow





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