lunedì 6 luglio 2015

Apache, il karma sotto forma di gatto

Due premesse per gli amici che si preoccupano:
1) no, non parlo con Apache, nel senso che non ho conversazioni unilaterali che considero profonde, gli parlo il giusto per farlo giocare, sgridarlo. Del resto non ho mai visto un essere umano accudire un mammifero senza parlargli.
2) non sono diventata gattara e non ho intenzione di diventarlo. Però tutto il vostro astio verso le gattare non lo capisco, che vi hanno fatto?

Danilo  mi ha regalato Apache. Mi ha detto che mi avrebbe fatto bene, e io ho capito questa affermazione in un senso, ma adesso ne vedo un altro. Pensavo che Apache fosse una sorta di cura per un bambino non nato o un amore un po' sfiancato. Invece Apache è una benedetta maledizione del karma, che mi fa vedere me stessa, e quanto sono spesso insopportabile.
Apache è tendenzialmente bipolare: un giorno è tutto fusa e coccole, il giorno dopo se mi avvicino soffia.
Apache è impaziente: tra il suo desiderio di una cosa e il soddisfacimento devono passare circa due secondi. Quindi mi rompe i cabasisi mentre dormo, mentre sono in bagno, mentre cucino, mentre faccio yoga ecc ecc.
Apache vuole essere al centro dell'attenzione ma vuole anche essere indisturbato. Scappa appena può o semplicemente sta sulle sue ma se decide che devo interagire con lui fa cadere una dopo l'altra qualsiasi cosa ci sia appoggiata sulla scrivania.
Apache è curioso e pasticcione: non posso fare niente senza che lui ne sorvegli il buon andamento, e appena cerca di intervenire, combina disastri.
Apache è permaloso: lo sgridi e ti gira le spalle per ore.
Apache non sopporta che gli si facciano cose contro la sua volontà, nemmeno quelle terapeutiche: provate a medicargli una ferita e capirete.
Apache non sopporta il dolore fisico: si arrabbia mortalmente, pure il veterinario conferma la sua bassissima soglia. Quando gli ha fatto l'anestesia sembrava una pantera, non un gattino.
Apache vuole decidere quando interagire: se Miele, il suo temporaneo compagno, dorme, Apache gli si scaraventa addosso e lo mordicchia. Se Miele lo cerca, lui se ne va.
Apache soffre di disturbi gastrointestinali di origine nervosa: appena si agita vomita o gli viene la sciolta.
Apache si fa amici ovunque: nel quartiere lo conoscono già tutti. Però poi torna sempre a tormentare/deliziare gli stessi: me e Miele.
Apache è super attento a qualsiasi cosa: a casa mia non ci sono zanzare, non ne lascia una impunita. Quell'altro gatto bello pacioccoso non si accorge di niente, oppure se se ne accorge se ne frega beatamente.
Apache è totalmente rimbambito e non collega cause ed effetti: si mette qualche metro sotto il getto dell'aria condizionata, si infastidisce e ci litiga.
Apache è magro per natura: mangia qualsiasi cosa e non ingrassa un etto.
Apache è ipersensibile: sente un rumore e si spaventa, mi vede triste e si accoccola, mi sente nervosa e si agita.
Apache è furbo, quasi paraculo: appena Miele si allontana, finisce il suo cibo, tanto sa che quell'altro è un bonaccione e non mangerà dalla ciotola altrui.
Apache ha superpoteri inutili: ad esempio cattura scarafaggi con una facilità pazzesca.
Quindi, a tutti quelli che hanno avuto a che fare con me abbastanza a lungo da vivere tutto ciò: scusatemi. Sono insopportabile. Però sono anche incredibilmente ridicola, quindi potreste anche ringraziarmi perché vi ho dato del gran materiale per farvi due risate alle mie spalle.
Infine lo ammetto, questo http://cat-shaming.tumblr.com/ mi ha fatto ridere un sacco. Ora però smetto, prometto.




Nessun commento: