lunedì 13 gennaio 2014

Can you leave the comfort zone?

"La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,
di finire alla mercè di chi ci sta di fronte.
Non ci esponiamo mai.
Perché ci manca la forza di essere uomini, 
quella che ci fa accettare i nostri limiti,
che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto.
Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà.
Mi piacciono i barboni.
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose,
catturarne l’anima.
Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.

Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore."
Alda Merini


La mia teoria artisti vs. borghesi: fai quello che vuoi, ma fallo finché ti senti vibrare d'amore e soddisfazione, down to your bones and nerves. 
La delicatezza di Alda Merini. 
Una mano che ho voglia di tenere stretta. E che mi tiene stretta.
Spostare l'asticella, o fottersene. E saltare anche se la farò cadere. 
La voglia di dire alle persone, chiuse nel loro cappotto: "Ciao!"
La voglia di uscire dal mio cappotto. Lo stupore e la gratitudine quando accade.
Guardare guardare guardare.
Sentire sentire sentire.
Mimetizzarsi con l'universo, respirare universo, entrare nell'universo e uscirne migliori.
Ho una possibilità, una sola. Ma sono molte, in una. Perché ogni secondo è una possibilità.
Per svegliarsi, per non schermarsi più.
Per dare. E dare aggratis! 
Per dirmi: che figa che sono! Per dirmi: che cogliona, ma ora ho imparato. 
Per dire ad un bambino: sei l'amore dell'universo. Per regalargli un palloncino.
Per dire a mia mamma e mio papà: vecchi, vi amo. Non capite niente, ma vi amo.
Per ascoltare musica, e ballarla inappropriatamente. 
Per fare pace con qualcuno. Per fare le linguacce. 
Per dire la verità, e incazzarsi. 
Mi fa male il cuore. Mi si appanna la vista. E' così bello essere vivi. 
Ma poi: aspetto. 
Ma che cazzo aspetto. Perché aspetto? E' tutto qui. Qui, ora, adesso. Tutto. 
Ma non per me, per tutti. 
Altro che invidia come motore del mondo! 
Se mollate l'ancora perderete solo alcune cose: la noia, l'avidità, l'arroganza, la sensazione di solitudine, il broncio perenne (ma questo è sexy, dai, possiamo sempre simularlo...)









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