Non mi sento in colpa, nonostante l'abbia fatto cadere, e invece di essere disperata ho una strana sensazione di leggerezza.
Non che sia contenta, ma anche se perdessi 3 anni di foto dal cell, documenti e molti molti più anni di musica (e questa è decisamente la parte peggiore) sento che sopravviverei.
Anzi, che probabilmente starei meglio. A qualcosa devi rinunciare, se vuoi fare spazio al nuovo.
E per me, con la paranoia della scelta e della diversificazione da cellula totipotente a cellula specializzata (con bellissima metafora medica del mio amico dott. Tagliabue) il fatto che sia il destino a scegliere di che cosa liberarmi, è un bene.
Viaggio da tempo con bagagli troppo pesanti. Leggerezza. Fiducia. Un po' di felice insensatezza e dolce smemoratezza.
Nessun commento:
Posta un commento