venerdì 3 gennaio 2014

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"Dalla nascita alla morte, dal lunedì alla domenica, da mattina a sera, tutte le attività sono organizzate e prestabilite. Come potrebbe un uomo prigioniero nella ragnatela della routine ricordarsi che è un uomo, un individuo ben distinto, uno al quale è concessa un'unica occasione di vivere, con speranze e delusioni, dolori e timori, col desiderio di amare e il terrore della solitudine e del nulla?"
Erich Fromm, L'arte di amare

"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio."
Italo Calvino, Le città invisibili


Il 20credici se ne è andato, mi ha lasciato in balia di un 2014 che ancora non conosco, ma che se viene dopo il duemilacredici già un po' mi piace. 
Ho re-incontrato le due citazioni in esergo nei giorni scorsi, e me le sono tenute lì, in the back of my mind. E ora so perché, perché ora so che c'è una domanda che mi faccio e mi devo fare, dopo aver salutato ciò che andava salutato e accolto ciò che andava accolto, e dopo aver passato altre 12 lune a riflettere su molte cose, ma soprattutto sull'amore, le relazioni, il senso di una vita che non sia da milanese imbruttita (per quanto ami Milano, Milano è anche la città del successo, del tritacarne, del narcisismo e del cinismo). 
Ecco, la domanda che mi faccio è questa:
"Ma se per un caso, uno di quei casi che non comandi ma che ti arrivano addosso, incrociassi uno che mi piace davvero, dal sorriso al profumo al culo e via elencando, e se a questo qualcuno piacessi davvero, io, io Marilisa Cometti aka Misa aka Mariblù aka Marilù aka Marylix aka Misanderstanding, che cosa farei?
Se incontrassi uno che mentre mi guarda il viso non sta pensando a come riuscire a venirmi in faccia, e nemmeno uno che mentre mi guarda il culo mentre scopiamo a pecorina non sta pensando a come andarsene la mattina successiva senza che io me ne accorga e gli dica "ci vediamo", e nemmeno uno che non mi guarda sconsolato come se fossi la sua ultima spiaggia, e quindi nonostante tutto ci prova, ma con sufficienza e mancanza di rispetto verso se stesso, ma incontrassi uno a cui il cuore si sia rotto e abbia deciso di lasciarlo crepato, così entra la luce (e esce l'amore, e le parole vere, e i gesti che ne conseguono), io che cosa farei?
Fingerei di non aver capito? Scapperei urlando alla follia pura? Negherei, dimostrandogli con concrete (pfff!) basi scientifiche (pfffffff !!!) l'inesistenza dell'amore? Mi farei scopare, anzi lo scoperei a smorzacandela, pensando io a come andarmene o cacciarlo? Lo asseconderei come si fa con i matti ma mi terrei le risposte vere chiuse in fondo all'ultimo cassetto segreto del cuore? O mi guarderei e mi farei pena per un cinismo che fa schifo e proverei ad andare al di là di una mortale banalità e sorridendo e tremando attraverserei il confine?
Questa è la domanda. E so che cosa risponderei. E spererei di farcela. 

PS: cmq il contenuto esplicito di questo post non sta nelle immagini sessuali, ma nel parlare d'amore. Il vero grande escluso dai discorsi socialmente accettabili. L'amore, l'ultima frontiera della pornografia. 



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