martedì 17 dicembre 2013

Ho idee che non condivido/1

Don't believe everything you think
Una persona mi ha recentemente detto "Se dovessi parlare a qualcuno di te gli direi di non credere a tutto quello che dici". Non ho mica capito subito che cosa volesse dire. Perché non sono una bugiarda patentata, anche se qualche bugia l'ho detta e la dico.
Ma ora credo di aver capito: credo intendesse dire che mi convinco da sola di alcune cose, mi persuado che debbano essere come le penso, e anche se sono in disaccordo, mi ci attacco e mi comporto come se davvero ci credessi. Sarà che ho bisogno di qualcosa in cui credere, e allora mi costruisco da sola quello che mi sembra giusto, o forse figo, intellettualmente figo e lineare e in linea con un certo personaggio che voglio creare.
Ecco: questa nuova rubrica vuole smantellare e rendere pubbliche le cose in cui mi sono convinta di credere, ma solo per posa. Perché life is always bigger, e questo lo credo davvero, ma faccio fatica a vivere di conseguenza.

Prima decostruzione.
Ogni volta che c'è il sole e non sono di cattivo umore mi ricordo di questa frase di una canzone di Morgan ai tempi dei Bluvertigo:
Oltre al patimento di ascoltare parlare la gente che si dice 
contenta, persuasa, convinta che sia bella la vita 

col sole nel cielo d'estate 
E mi convinco che è intellettualmente disonesto essere felici in una giornata di sole, come oggi a Boston, UK, dove ovviamente non è estate ma c'era un bellissimo e tiepido solo.
Il sole mi rende più felice di una giornata di pioggia? Sì. Il sole d'estate al mare mi rende felicissima? Sì. Quindi posso mollare la posa di voler essere infelice nonostante il sole perché il mondo fa schifo e la vita non ha senso e rallegrarsi solo perché sorge il sole è troppo borghese? Sì, posso. E la mollo, orasubbito!



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