Ma questa tabula rasa di senso diventa piena di possibilità nel momento in cui il vuoto è percepito come potenzialità di costruire e non come assenza di qualcosa.
Allora fai finta che ci sia un senso, e che si possa essere felice. E forse in un universo parallelo, più alto, la felicità esiste davvero.
E se fai finta davvero, come nel recitare per davvero (come imparai nelle lezioni di recitazione che in questo momento mi sembrano migliaia di migliaia di anni luce lontane nel tempo e nello spazio) tocchi la verità delle cose.
Fingi di essere felice e finisci per esserlo, perché indaghi, esplori e tocchi la felicità. Non ti fa più paura e te ne lasci invadere (attenzione, fare questo con altre emozioni può essere pericoloso, vedi quello che raccontano su Heath Ledger e Joker)
Ma per "fare finta che" (del resto il gioco preferito dei bambini, e di quanto ami i giochi e i bambini ho scritto e detto molto) o recitare per bene servono energie. Altrimenti mi sgamano da lontano un miglio che sto solo facendo finta. E mi intristisco da sola a fingermi felice.
Allora ho deciso che per un weekend non avrei fatto finta di essere felice. E mi sarei ricaricata, riempita (che mi sentivo asciutta come il Serio ad agosto) e avrei pianto se avrei voluto piangere e non avrei rotto i coglioni a nessuno con la mia misery, che potrebbe trasformarmi anche nella protagonista di Misery non deve morire, ovvero tenere qualcuno ad ascoltarmi sotto minaccia di morte.
E come ne sono uscita?
Così. Ho una lista di cose a cui pensare e per cui stressarmi che levati.
Ma: c'è speranza. C'è speranza che possa essere ancora felice, che possa avere le energie to pretend to be happy (in entrambi i sensi).
Perché ho l'ironia. So perfettamente che sono una noia mortale e mi prendo per il culo, e amo quando mi prendono per il culo per essere una noia mortale. E provo a giocare, di nuovo. Con le parole, con le cose, con le emozioni, con il passato e con il futuro. A giocare con il massimo rispetto possibile. Sapendo che non c'è senso, ma creandolo ex nihilo.
1 commento:
Che bello che impari l'inglese!
Avrei pianto se "avessi" voluto.
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